fellini

VIAGGIO NEL CINEMA ITALIANO

La storia del cinema italiano è costellata di grandissimi successi dove pellicole, registi e attori sono entrati nell’olimpo mondiale della cosidetta settima arte. Pensiamo ad esempio al periodo del suo massimo splendore sorto dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale con il Neorealismo.  Anni in  cui si affermano registi del calibro di Rossellini, De Sica, Visconti e De Santis, molti dei quali premiati con l’Oscar: Roma città aperta, Paisà, Ladri di biciclette, Sciuscià, Ossessione e Riso amaro. Oppure al cinema d’autore del grande Federico Fellini. Autore di film come La strada, Amarcord, La dolce vita o I Clowns e vincitore di ben 4 premi Oscar.

Grazie al MIAC, Museo Italiano Audiovisivo e Cinematografico di Cinecittà è possibile rivivere tutto  questo splendore attraverso un percorso super immersivo suddiviso in 12 ambienti. 1650 m2 di successi raccontati attraverso istallazioni, video, e materiale audio. Il viaggio inizia in un foyer, dove le insegne luminose delle sale cinematografiche storiche ci introducono al secondo ambiente separato da un sipario color argento che rappresenta lo schermo.

La prima sezione è L’emozione dell’Immaginario: Frammenti di vetri della macchina da presa e proiezioni di volti di spettatori a testimonianza che i film sono lo specchio attraverso cui scoprire le proprie emozioni.

Attraversata la sala si arriva ad un corridoio di circa 30 metri. Una parete interattiva che ben racconta la storia del nostro cinema, una timeline che porta a sei sale i cui allestimenti ed istallazioni digitali e luminose create dal collettivo NONE sono arte che racconta l’arte: attori e attrici, storia, lingua, potere, musica, paesaggio e maestri.

Per finire poi in un calendoscopio: una scatola di specchi che amplifica le nostre riflessioni e la  magia del magnifico percorso appena intrapreso.

http://www.museomiac.it

 

 

Nunzia Castravelli

 

 

 

Rome Pop city 67-70

Il Macro di via Nizza celebra la POP art romana  della cosidetta Scuola di Piazza del Popolo con “Rome Pop city 67-70”  fino al 27 novembre.

Franco Angeli, Nanni Balestrini,  Baruchello, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Kounellis, Francesco Lo Savio, Renato Mambor, Gino Marotta, Mimmo Rotella, Mario Schifano sono solo alcuni degli artisti in esposizione, le cui opere raccontano la rapida trasformazione artistica della scena romana.  I canoni commerciali della Pop art americana vennero superati  e diedero vita a nuove teorie artistiche dove memoria storica e cultura di massa si incontrarono in una città in rapida trasformazione tra monumenti millenari e nuove insegne luminose. Roma rappresentata da chi la visse, amò e contestò negli anni sessanta, anni intensi del boom economico e del grande cinema: all’epoca la capitale sfornava 270 film l’anno e attirava artisti ed intellettuali da tutto il mondo.

Giovani pittori squattrinati, registi famosi, scrittori ed intellettuali o semplici modaioli si incontravano al cafè Rosati a Piazza del Popolo, vi era fermento e partecipazione nelle tante gallerie della vicina via Margutta, dove non lontano abitarono Federico Fellini e Giulietta Masina,  Anna Magnani, lo scrittore Gianni Rodari e tantissimi pittori come De Chirico e Guttuso.

Prima di vedere la mostra consiglio questo interessante documentario SWINGING ROMA di Andrea Bettinetti, giusto per entrare nel mood.

 

NunCa

Dal 12 luglio al 27 novembre 2016
Roma, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
Biglietti: intero non residenti 11 €, residenti 10 €; ridotto non residenti 9 €, residenti 8 €
Info: +39 060608
http://www.museomacro.org/