arhtemisia

LONDON CALLING – British Contemporary Art Now

Riguardo all’arte, bisogna riconoscere alle Fondazioni presiedute dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele il merito di aver portato ed ospitato a Roma artisti ed opere mai viste in Italia. Pensiamo alle mostre dedicate ad Hiroshige, Niki de Saint Phalle, Nevelson, Hopper, Norman Rockwell, Georgia O’Keeffe. La necessità è comunicare che c’è sempre un nuovo artista da scoprire e che (opinione personale) le mostre sugli impressionisti hanno già dato. Aprirsi al nuovo, ad un’artista mai sentito prima, ad una corrente artistica mai esplorata, significa darsi la possibilità di accrescere se stessi ed il proprio mondo interiore fatto di esperienze di vita che necessitano anche dell’arte per espandersi. Il pubblico italiano ha una grande possibilità: conoscere qualcosa di non ancora visto e se Londra chiama, Roma non può non rispondere.

La Fondazione Terzo Pilastro con Poema ed il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia, ci regala questa volta una bellissima mostra sull’arte contemporanea Britannica. Ben 50 anni di arte londinese, per la prima volta in Italia, in esposizione a Palazzo Cipolla fino al 17 luglio.

Il percorso espositivo si apre con Magenta Apple Mix 2 di Anish Kapoor. L’opera di due grandi dischi rossi ha l’intento di evocare le connotazioni più cupe della natura mortale dell’uomo. La scelta del colore rosso non è casuale, richiamo alla passione, al sangue e alla vita. Seguono le opere degli altri artisti britannici di fama internazionale da David Hockney a Jake e Dinos Chapman a Damien Hirst e Idris Khan che uno alla volta raccontano l’arte britannica tra il 1937 e il 1978.

Tutti gli artisti esposti hanno messo le loro radici creative in una Londra di inizio anni Sessanta, in piena trasformazione economica e sociale e che si preparava a diventare una delle capitali indiscusse dell’arte contemporanea. A quei tempi la scena artistica londinese diede vita ad una vera e propria rivoluzione, attraverso movimenti come quello della New British Sculpture e degli Young British Artists (YBA). Ed è proprio Londra il massimo comune denominatore delle opere esposte che, pur essendo frutto di artisti di generazioni diverse, hanno in comune di essere tutte “figlie” di Londoners.

Le opere sono state selezionate dai curatori Maya Binkin e Javier Molins in collaborazione con gli artisti stessi. Ideata dalle collezioni/studi personali degli artisti, la mostra è supportata da gallerie e collezioni internazionali come Gagosian Gallery, Goodman Gallery, Galerie Lelong, Lisson Gallery, Modern Forms, Victoria Miró Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Sean Kelly Gallery, New York, Tim Taylor Gallery, London, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea.

Keep Calm & Love Art not War

Nunzia Castravelli