Month: settembre 2016

American Buffalo in scena al Teatro Piccolo Eliseo

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 American Buffalo è un classico di David Mamet del 1975, riadattato egregiamente da Maurizio De Giovanni e ben diretto ed interpretato da Marco D’amore, con Tonino Taiuti e Vincenzo Nemolato.

In un negozio di cose vintage americane di una qualsiasi periferia urbana partenopea, Donato Russo, detto Don, decide di organizzare una rapina ai danni di un cliente che pensa lo abbia raggirato acquistando da lui per 180 euro una moneta americana con su impressa una testa di bufalo. Ad aiutare Don c’è Roby, un ragazzetto tuttofare che il vecchio cerca di tenere fuori da giri di droga. Le cose si complicano con l’arrivo di o’professor, Marco D’amore, un personaggio losco con tic nervosi che cerca di allontanare i due e inserirsi nell’affare.

Intorno a questa moneta “American Buffalo” si muovono questi tre strani personaggi,  emblematici di una condizione esistenziale mai appagata, immersi nel degrado sociale  e che ogni giorno cercano espedienti per cavarsela.

Lingua napoletana ed inglese si combinano dando vita a momenti ironici che si alternano  poi, a momenti di forte tensione e di ira; nella bottega di Don, bellissima scena di Carmine Guarino,  tutto sta per accadere ma alla fine niente è portato a compimento.

 

Tutte le info qui: www.teatroeliseo.com

Nunzia Castravelli

Il Teatro NO e KYOGEN al Teatro Argentina, in Italia dopo 20 anni

Il Nō è una delle forme teatrali più antiche del teatro giapponese e risale al XIV, è un teatro simbolico che dà primaria importanza al rituale e alla suggestione essendo espressione della più raffinata estetica Zen. Non è semplice da capire proprio per la sua essenzialità ed è consigliabile essere preparati prima di assistere ad un suo dramma.

Ieri dopo vent’anni dall’ultima autentica rappresentazione in Italia, la compagnia di Teatro Noh Sakurama-Kai è andata in scena al Teatro Argentina con lo spettacolo Tsuchigumo, Il ragno di terra e  Kyōgen OBA GA SAKE, Il sake della zia.

Un grande successo di pubblico che ha visto il tutto esaurito.
Sul palco Sakurama Ujin, XXI discendente della famiglia Sakurama alla guida della compagnia omonima con Mori Tsuneyoshi, Zenchiku Juroh, Zenchiku Daijiroh e i musicisti Fujita Jiroh, Koh Masayoshi, Kamei Hirotada, Noriyoshi Okawa.

Il dramma Tsuchigumo  è una vera e propria leggenda, una pièce celebre per la meravigliosa spettacolarità dove musica, poesia, recitazione e danza si fondono con grazia celebrando le imprese del prode Minamoto no Raiko e raccontando la sua lotta contro lo spirito del ragno di terra che cerca di intrappolarlo nella trama di mille fili di una ragnatela. Il dramma Nō è stato preceduto dallo spettacolo di Kyōgen OBA GA SAKE Il sake della zia che sin dal periodo medievale viene rappresentato in forma congiunta al Nō e si caratterizza per la sua comicità essenziale.

Lo spettacolo fa parte del progetto  “Mondi in Scena”, che porta al Teatro di Roma il lavoro di artisti del panorama internazionale, e allo stesso tempo si inserisce nella rassegna celebrativa del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia organizzato in collaborazione con l’ Ambasciata del Giappone.

Mondi in scena” continuerà con l’Ecole des maîtres 2016 diretta dalla regista brasiliana Christiane Jatahy (12 settembre, India), Harbour40 reading di frammenti di testi inediti commissionati dall’Unione dei Teatri d’Europa (17 settembre, La Pelanda), per approdare agli appuntamenti del Festival Asiatica, panoramica sul cinema asiatico con un focus sulla Mongolia (dal 17 settembre, Argentina e India).

Nunzia Castravelli

 

Info: Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina

tel. 06.684.000.311/314 – www.teatrodiroma.net

Rome Pop city 67-70

Il Macro di via Nizza celebra la POP art romana  della cosidetta Scuola di Piazza del Popolo con “Rome Pop city 67-70”  fino al 27 novembre.

Franco Angeli, Nanni Balestrini,  Baruchello, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Kounellis, Francesco Lo Savio, Renato Mambor, Gino Marotta, Mimmo Rotella, Mario Schifano sono solo alcuni degli artisti in esposizione, le cui opere raccontano la rapida trasformazione artistica della scena romana.  I canoni commerciali della Pop art americana vennero superati  e diedero vita a nuove teorie artistiche dove memoria storica e cultura di massa si incontrarono in una città in rapida trasformazione tra monumenti millenari e nuove insegne luminose. Roma rappresentata da chi la visse, amò e contestò negli anni sessanta, anni intensi del boom economico e del grande cinema: all’epoca la capitale sfornava 270 film l’anno e attirava artisti ed intellettuali da tutto il mondo.

Giovani pittori squattrinati, registi famosi, scrittori ed intellettuali o semplici modaioli si incontravano al cafè Rosati a Piazza del Popolo, vi era fermento e partecipazione nelle tante gallerie della vicina via Margutta, dove non lontano abitarono Federico Fellini e Giulietta Masina,  Anna Magnani, lo scrittore Gianni Rodari e tantissimi pittori come De Chirico e Guttuso.

Prima di vedere la mostra consiglio questo interessante documentario SWINGING ROMA di Andrea Bettinetti, giusto per entrare nel mood.

 

NunCa

Dal 12 luglio al 27 novembre 2016
Roma, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
Biglietti: intero non residenti 11 €, residenti 10 €; ridotto non residenti 9 €, residenti 8 €
Info: +39 060608
http://www.museomacro.org/